fbpx

La Conchiglia, il simbolo più amato del Cammino di Santiago

Riproduci episodio
Conchiglia cammino di santiago di compostela concha simbolo cammino santiago Anno Santo Giacobeo
Condotto da
Simone Ruscetta

Il Cammino è entrato in modo dirompente nella mia vita nel luglio 2017, e non ne è più uscito. Sono conduttore radiofonico, autore, blogger ed imprenditore digitale. Puoi leggere i miei libri, ascoltare i miei podcast, seguire i miei corsi o... Camminare con me nei miei viaggi sul Cammino di Santiago!

La Conchiglia Cammino Santiago è il simbolo più amato del Cammino di Santiago.

La conchiglia di San Giacomo

La conchiglia rappresentata praticamente ovunque sul Cammino è la capasanta comune, così legata alla storia del Cammino da aver preso il nome di conchiglia di San Giacomo  (Pecten jacobaeus, Linnaeus 1758).

Questa capasanta è un mollusco bivalve a struttura inequivalve provvisto di 14-16 costole striate che si irradiano dalla cerniera.

Conchiglia Cammino Santiago: un’icona globale

Tutti coloro che hanno già avuto modo di fare il Cammino di Santiago non hanno potuto fare a meno di notare la presenza costante della conchiglia Cammino Santiago.

Un simbolo vero e proprio di cui non tutti conoscono la tradizione: basti pensare che molti scelgono di appenderne una allo zaino solo per averla vista sugli zaini altrui. Ecco perciò tutto quello che serve sapere su di essa e perché è così importante sia per chi l’ha fatto, sia per chi ha intenzione di intraprendere questo percorso.


Nel corso degli ultimi anni il numero di pellegrini che ha scelto di vivere a pieno un’esperienza diversa come il Cammino di Santiago è diventato sempre più grande.

E la cosa particolare è che si tratti di persone di ogni età che scelgono di lasciarsi andare e godersi questo viaggio che ha tantissimo di diverso rispetto a quelli “tradizionali”.

Si è così registrata una crescita notevole di persone che si mettono in cammino verso Santiago de Compostela, una delle città principali della Galizia.

Incontrare altri pellegrini è qualcosa di bello ed arricchente, oltre ad essere molto affascinante. La possibilità di arricchirsi spiritualmente grazie alle esperienze di ognuno è qualcosa che difficilmente si può avere in altri tipi di viaggi.

Detto ciò, è giusto parlare del suo simbolo per eccellenza, ovvero la conchiglia Cammino Santiago.

Questa non fa soltanto da segnavia per ciascun pellegrino, ma di solito viene letteralmente indossata da questi come un segno distintivo. C’è chi la utilizza come ciondolo di una collana o di un bracciale, o chi preferisce averla con sé attaccata allo zaino.

Perché la conchiglia è il simbolo principale del Cammino di Santiago?

Come si può leggere su ogni libro sul Cammino di Santiago, la conchiglia costituisce un’icona indiscutibile da sempre.

Ecco perché è giusto ricordare che non vi è un’unica spiegazione a ciò, ma diverse.

La prima, apparentemente anche la più intuitiva, prevede che la conchiglia possa essere utilizzata come una stoviglia di “emergenza”.

Infatti, la conchiglia di capasanta presenta una forma idonea per tale uso e soprattutto ha una resistenza non trascurabile per i viaggiatori.

Senza dimenticare che può essere lavata e riutilizzata, cosa fondamentale durante un percorso lungo e molto impegnativo come il Cammino di Santiago.

Così come si può leggere da alcune fonti storiche e testimonianze fin dal Medioevo, chi desiderava arrivare a Santiago de Compostela mettendo in atto questo percorso di riflessione e utile per ritrovare sé stesso, decideva di avere sempre una conchiglia multiuso con sé.

Questa può risultare particolarmente utile per diverse finalità, a partire dalla possibilità di raccogliere acqua da bere da una fontanella. Così come, questa veniva nel passato utilizzata per depositarvi il cibo, proprio come se fosse un piatto.

Andando a vedere ciò che esperti di storia e di cultura religiosa affermano, sembra addirittura che nel Medioevo, quando gli ostelli assicuravano il vitto ai pellegrini, si usasse un’unità di misura particolare che aveva come riferimento la conchiglia. Nello specifico, si parlava di vieira, che nella lingua gallega sta proprio per “conchiglia”.

Da qui un significato prettamente materiale e che rende questa un’icona per chi ha voglia di vivere un’esperienza indimenticabile come quella del Cammino di Santiago. Il tutto ricordando che, vista la breve distanza dalle spiagge enormi dell’Atlantico, non era certo difficile riuscire a procurarsi una conchiglia che è sempre stata apprezzata per via della sua resistenza utilissima in viaggio.

Conchiglia Cammino Santiago: la prova dell’impresa

Nei secoli scorsi, in assenza di cellulari, macchine fotografiche ed altre forme di tecnologia non era facile poter dimostrare di aver compiuto un viaggio impegnativo come il Cammino di Santiago.

Altre motivazioni sull’uso della conchiglia
Quando si parla di simbologia, si fa riferimento ad un mondo che spesso si basa su veri miti, ma anche su una serie di falsi miti. Ancora non si può dire se sia realtà oppure una notizia falsa tramandata nel tempo, ma tra le motivazioni addotte per l’utilizzo della conchiglia come simbolo di questo Cammino, vi è anche il senso di comunità. Cosa vuol dire? Lo possono capire soprattutto quelle nazioni che si trovano in Europa e che fanno parte del trattato di Schengen, tra cui anche l’Italia. Si trattava, per certi versi, di una sorta di lasciapassare che permetteva così di attraversare senza limitazioni e soprattutto senza violare alcuna regola i feudi, ma anche i piccoli Stati. Inoltre, avere con sé la conchiglia permetteva di non pagare alcun tipo di pedaggio per attraversare i ponti. Si può anche dire che in tal modo si poteva non pagare quei balzelli che fin dal Medioevo hanno riempito l’Europa.


Proprio parlando del lasciapassare, si può parlare di un altro elemento non da poco, ovvero che i briganti molto spesso infestavano quelle che erano le vie commerciali più battute. Eppure, nonostante si trattasse di tutt’altro che brava gente, nessuno di loro avrebbe mai torto un capello ad un pellegrino. Col tempo si è pensato, erroneamente, che questo fosse dovuto principalmente al fatto che un pellegrino di certo non avesse con sé grossi tesori o ricchezze particolari. Il punto però è sempre stato un altro, ovvero se durante una rapina ci fosse stata la morte del pellegrino, il ladro avrebbe assunto una posizione davvero molto spiacevole. Addirittura, secondo la legge di un tempo, avrebbe rischiato di compiere un peccato mortale poiché, oltre ad aver ucciso un uomo, avrebbe tolto la vita ad un uomo che aveva intrapreso un percorso di fede. Molti potrebbero pensare che questa “storia” della conchiglia sia molto strana, magari a tratti nemmeno così reale. Eppure fin dal Medioevol la considerazione per questo oggetto è sempre stata molto elevata e ancora oggi ogni pellegrino ci tiene a sottolinearne l’importanza.

Partecipa alla discussione

Più episodi da questo show

Subscribe

Episodio 9
Vai alla barra degli strumenti