Com’era quel vecchio detto? “Se la montagna non va da Maometto allora è Maometto che va alla montagna”, detto che in questo caso andrebbe riadattato in “Se non puoi andare sul Cammino di Santiago, è il Cammino di Santiago che arriva da te, sotto casa tua!”.
Un po’ quello che è successo negli ultimi mesi in provincia di Reggio Emilia, come racconta la stampa locale attraverso un articolo comparso sul Resto del Carlino.
In quest’anno in cui il Cammino di Santiago è stato chiuso per diversi mesi e centinaia di migliaia di pellegrini hanno dovuto posticipare il loro Cammino verso Santiago di Compostela, è decisamente curiosa la storia di Sergio Bonini arzillo pensionato di 81 abitante a Gavassa, in provincia di Reggio Emilia.
Come noi e centinaia di migliaia di pellegrini da ogni parte del mondo anche Bonini aveva deciso, dopo averlo desiderato e sognato per anni, di compiere il suo pellegrinaggio sul Cammino di Santiago di Compostela nel 2020 partendo da Saint-Jean Pied de Port per compiere tutti gli oltre 780 km verso Santiago di Compostela.
- Ruscetta, Simone (Author)
Poi è arrivata la pandemia da Covid-19 e i piani di tutti sono radicalmente cambiati purtroppo: il Cammino (o meglio, la Cattedrale di Santiago di Compostela, punto d’arrivo del Cammino di Santiago) è stato chiuso per diversi mesi e buona parte dei viaggi in programma sono stati cancellati o, nei casi più fortunati, semplicemente rimandati a data da destinarsi.
Anche Sergio ha dovuto rinunciare al suo progetto: il suo viaggio di gruppo sul Cammino di Santiago organizzato da un’agenzia locale è stato cancellato e insieme ai suoi 11 compagni di viaggio ha dovuto rinunciare al suo Cammino, insomma niente viaggio e niente Cammino di Santiago.
Niente Cammino e niente viaggio di speranza e fede, dal momento che Sergio racconta nell’articolo di essere cristiano e di essersi commosso alla visione del film sul Cammino di Santiago.
Sergio però, pur dovendo cambiare programma, non ha rinunciato del tutto al suo progetto e ha dato vita al piano alternativo pur di non rinunciare al suo personale Cammino.
Dalle colonne del Resto del Carlino Sergio Bonini racconta infatti: “se per il virus è saltato tutto, io non mi arrendo ed è per questo che ho deciso di ripercorrere lo stesso tragitto, ma intorno a casa mia, a Gavassa“, nella pianura reggiana.
E così Sergio, che aveva già compiuto negli anni 80 il Cammino di Santiago in bicicletta, ha deciso di utilizzare la strada di campagna vicino casa per dar vita al suo personalissimo Cammino alternativo, percorrendo in 13 mesi i 781 km di strada che sul Cammino separano Saint Jean Pied-de-port da Santiago di Compostela.
Nei primi mesi la strada percorsa rappresentava l’allenamento per il Cammino vero e proprio, con tanto di tabella a riepilogo dei kilometri percorsi nei tre allenamenti settimanali, poi con la pandemia l’allenamento si è trasformato nel cammino alternativo vero e proprio.
Nell’articolo Sergio racconta anche le emozioni del primo Cammino di Santiago in bicicletta, compiuto negli anni 80: “eravamo in quattro e mentre pedalavamo recitavamo il rosario a turno, fermandoci nelle chiese di passaggio per la messa”.
Racconta Sergio che “anche se più avanti dovessero riconfermare il viaggio a questo punto non lo farò, perché sono più che soddisfatto dei risultati ottenuti”, ma io sono convinto che il richiamo del Cammino di Santiago lo spingerà a mettersi nuovamente in strada, questa volta però quella vera!
Buen Camino Sergio!
Foto crediti e articolo originale: Resto del Carlino Reggio Emilia.
- Ruscetta, Simone (Author)
Ultimo aggiornamento 2023-05-30 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API