Molti di voi mi hanno segnalato un bellissimo articolo del Giornale di Vicenza, il quotidiano della città veneta, che racconta la storia di una coppia di camminatori ultra novantenni: si tratta di Pietro Morisani, medico 98enne e della moglie Livia Todesco, 92 anni.
Il Giornale di Vicenza racconta come i due camminatori non solo hanno percorso, a piedi o di corsa, oltre sessantamila chilometri in due ma hanno portato a termine per ben otto volte il Cammino di Santiago de Compostela.
La storia di Pietro e Livia oltre a raccontare un amore meraviglioso e praticamente infinito, trasmette un’energia ed una vitalità pazzesca. La loro storia insegna ancora una volta come il Cammino di Santiago sia davvero un’esperienza aperta a tutti, anche ad una coppia di persone non proprio giovanissime, almeno fisicamente, ma con il cuore, l’anima e la mente fresche e giovanili.
Provo davvero un’ammirazione sconfinata per queste due persone incredibili, unite da un amore meraviglioso e da una passione che probabilmente li ha aiutati a vivere la propria vita in modo pieno e salutare. Ora però scopriamo la storia di Pietro e Livia per come l’ha raccontata il quotidiano vicentino.

Per decenni Pietro e Livia sono stati coppia non solo nella vita quotidiana ma anche nello sport, uniti dalla passione di entrambi per la marcia, le maratone e le ultramaratone, passione che li ha portati a percorrere di corsa o camminando oltre 60.000 km!
Solo pochi anni fa,nel 2016, i coniugi Morisani si sono fermati e nell’articolo raccontano che il ritiro è, comprensibilmente aggiungo, legato all’età avanzata, ad alcune patologie di salute, e a dolori famigliari che raccontano nell’intervista.
Ritiro a parte però l’inossidabile coppia di marciatori (come li ha ribattezzati affettuosamente il giornale vicentino) è riuscita a portare a termine il Cammino di Santiago de Compostela per otto anni consecutivi. Avevano programmato anche il nono Cammino, da abbinare al Cammino di San Francesco la scelta di ritirarsi però ha portato ad abbandonare questo programma.
Nell’articolo i coniugi raccontano come sul Cammino di Santiago e nel rapporto con gli altri pellegrini, abbiano ritrovato un pezzo della propria anima, spiegando come è nata la passione per i percorsi che portano fino alla città di San Giacomo:
La passione per le camminate è nata all’inizio degli anni ’70. Poi, nel corso degli anni, è maturata la volontà di intraprendere il Cammino di Santiago, un faticoso viaggio a piedi di 800 chilometri, percorrendo lunghi tratti di solitudine in zone come la meseta, un vasto altipiano coltivato, o negli immensi territori lungo il Cammino de la Plata, luoghi ideali dove è possibile ritrovare la propria anima e progettare un nuovo inizio. Ciò che caratterizza il Cammino di Santiago è quel fascino, quella magia inspiegabile che quasi impedisce di cristallizzare in semplici parole il valore di questa esperienza, ricca di episodi semplici, ma allo stesso tempo indimenticabili, durante i quali si incontrano e conoscono moltissimi pellegrini.
Per la coppia di camminatori la scelta di percorrere il Cammino è arrivato nel 50° anniversario di nozze:
Abbiamo comprato una guida e di comune accordo ci siamo regalati questo lungo viaggio spirituale, da metà maggio a metà giugno. Il tutto accompagnato da due zaini di dieci chili, ottime scarpe da trekking in goretex per evitare la formazione di vesciche ai piedi, un sacco a pelo da mezza stagione e tanta vitalità fisica nelle gambe per affrontare ogni giorno circa trenta chilometri di camminata veloce. Durante il cammino abbiamo conosciuto pellegrini di diverse nazionalità: tedeschi, inglesi, spagnoli, francesi, tutti accomunati dalla stessa voglia di vivere un’esperienza che permettesse a ciascuno di noi di trovare la profondità nel cuore e nell’anima. Poi, ci si adattava a dormire in diversi ostelli o in case padronali trasformate in veri e propri dormitori.
Questa è una delle storie più belle sui Camminatori che ho letto fino ad ora: racconta di un amore incredibile, di una complicità fortissima e di una passione, quella per lo sport, i cammini ed il Cammino di Santiago che dovrebbero essere presi ad esempio.
Spero di leggere tante altre storie come queste, se ne conoscete scrivitemi ciao [chiocciola] camminodisantiago.info
Ora non ci resta altro da fare che augurare a questa splendida coppia di camminatori (in fondo, anche se non camminano più come prima, rimarranno camminatori per sempre) un futuro sereno e radioso, con mille avventure ed altrettanti cammini da ricordare a lungo.
A Pietro e Livia i nostri migliori auguri di Buen Camino!
Clicca qui per leggere l’articolo originale sul Giornale di Vicenza.
Ultimo aggiornamento 2023-09-27 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API